giovedì 27 novembre 2008

Serie A - 13^ giornata: Lazio - Genoa 1 - 1. Milito chiama, Dabo risponde: questioni di cuore.

Doveva essere la partita del riscatto, per dimenticare il derby e per riprendere la marcia verso un posto in Europa. Il Genoa non era certo l'avversario più semplice e lo ha dimostrato ampiamente: là davanti ha un fenomeno che, non si sa come, è stato ignorato dalle grandi squadre italiane e spagnole. Sarebbe stato un boccone invitante per chiunque Diego Alberto Milito, reduce dalla stagione fallimentare del Saragozza e pronto a lasciare l'Aragona per non finire a giocare nella serie cadetta spagnola. E' bastata una chiamata del patron del Genoa Preziosi però per colpire al cuore Diego che non ha resistito alla tentazione di tornare a infiammare il Ferraris. Questioni di cuore insomma. Ma il giocatore visto sin qui in campionato e visto all'Olimpico è sicuramente (senza nulla togliere al Genoa) di un'altra categoria: un gol (regolare) annullato, un rigore fallito, un gol realizzato (e convalidato) e tante giocate strappa applausi. Il Genoa dipende da Milito, nel bene e nel male. La Lazio aveva voglia di reagire e la reazione c'è stata. Senza Ledesma in cabina di regia, Rossi ha buttato nella mischia Ousmane Dabo affidandogli anche la fascia da capitano. Che soddisfazione per Ousmane che era tornato a Roma dopo l'infelice parentesi di Manchester, sponda City. Non ha saputo resistere al richiamo dell'ambiente biancoceleste e ha fatto subito le valigie per tornare: quella corsa sotto la Nord dopo l'1 - 1 la sognava da tanto tempo ed è la dimostrazione che la Lazio gli è entrata e rimasta nel cuore.
Storie simili quelle di Milito e Dabo che si incrociano curiosamente nella 13^ giornata di Serie A: il fato ha poi voluto che proprio loro due fossero i protagonisti del match dell'Olimpico, con il primo a portare in vantaggio il Genoa e il secondo a ristabilire la parità.
Era partita forte la Lazio con Foggia, preferito a Rocchi, che al 4' accarezza la traversa dopo un cross insidiosissimo. Ci pensa poi Kolarov al 12' a mettere in apprensione Rubinho con un bolide su punizione dalla distanza. La partita viaggia su un sostanziale equilibrio fino alla mezz'ora, quando il match si accende. A dare la scossa un'azione prepotente di Meghni che salta 3 difensori rossoblu e calcia dal limite, non inquadrando però lo specchio della porta. La risposta ospite è affidata a Milito che, dopo una splendida azione sull'asse Juric-Sculli, scarica un gran destro verso la porta di Carrizo: il portierone argentino però è ben posizionato e para senza troppi problemi. Due minuti dopo è ancora Kolarov ad attentare alla salute di Rubinho con un missile dai 30 metri che però l'estremo difensore del Genoa respinge con i pugni. Al 40' arriva l'episodio più contestato del primo tempo: Milito raccoglie un cross basso al centro dell'area di rigore e di piatto fa 0 - 1 ma il guardalinee alza inspiegabilmente la bandierina e manda le squadre al riposo sul risultato di o - 0. 
Nella ripresa la Lazio riparte decisa e con Rocchi al posto di uno spento Goran Pandev. La doccia gelata però sembra arrivare già all'8' quando Mazzoleni assegna un rigore per il Genoa. Milito va sul dischetto ma spara alto sopra la traversa. La Lazio, passato lo spavento, torna a impensierire Rubinho con Foggia ma il brasiliano compie un vero miracolo e salva la propria porta. Ancora Lazio al 22' e questa volta l'occasione è veramente grossa: Zarate strepitoso sulla destra se ne mangia tre e mette al centro per Brocchi. L'ex centrocampista del Milan calcia male e il pallone finisce a Rocchi: l'attaccante veneziano aggancia e batte a rete ma si vede respingere il pallone sulla linea da Papastathopoulos. Il calcio è spietato e allora a gol sbagliato corrisponde gol subito. Sul cross di Palladino dalla destra Carrizo esce male e non allontana il pallone che invece giunge a Mesto. L'ex laterale della Reggina serve Milito che non ci pensa due volte e di prima intenzione batte a rete mandando il pallone nell'angolino basso alla sinistra di Carrizo. Il calcio però a volte toglie e a volte dà. Così al 35' Carrizo fa un miracolo su Milito e sul ribaltamento di fronte la Lazio trova il pareggio. La difesa genoana allontana la palla messa in mezzo dal solito Zarate ma sulla respinta si avventa Dabo che calcia al volo: il destro è centrale ma Rubinho non trattiene e il pallone si infila in rete. Ultima occasione della partita per Zarate: punizione morbida che finisce a lato. 
Il pareggio è tutto sommato giusto anche se al Genoa ad onor del vero manca un gol regolare annullato dall'assistente di Mazzoleni. Un punto per uno dunque per ripartire, chi dalla sconfitta di misura nel derby e chi dalla roboante sconfitta contro la Juve. 

Lazio (4 - 3 - 3): 1 Carrizo; 2 Lichtsteiner, 25 Cribari, 22 Rozehnal, 3 Kolarov; 5 Brocchi, 6 Dabo, 23 Meghni (28'st 21 Inzaghi); 17 Foggia, 19 Pandev (1'st 18 Rocchi), 10 Zarate.

Genoa (4 - 3 - 3): 83 Rubinho; 25 Papastathopoulos, 13 Ferrari, 20 Biava, 4 Criscito; 7 Vanden Borre, 33 Thiago Motta, 28 Juric (22'st 18 Gasbarroni); 14 Sculli (11'st 68 Mesto), 22 Milito, 10 Palladino (39'st 15 Potenza).

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