E' arrivato, finalmente. Si sa che il derby è la prima partita che i tifosi di Lazio e Roma si affrettano di scovare non appena viene stilato il calendario della Serie A: quest'anno la sorte l'ha fissato alla 12^ giornata e la data è probabilmente segnata in rosso su molti calendari della capitale. E' il derby capitolino numero 131 quello che andrà in scena domenica sera all'Olimpico e senza alcun dubbio avrà una delle vigilie più strane. Vigilia strana perchè nessuno, a questo punto della stagione, avrebbe mai immaginato di vedere non tanto la Lazio lassù a 22 punti ma piuttosto la Roma laggiù a 8. La Lazio è sicuramente una delle sorprese più liete della stagione mentre i giallorossi, a parte la reazione d'orgoglio contro il Chelsea, sta deludendo parecchio. Ambienti diversi e stati d'animo diversi dunque in quel di Formello e di Trigoria. L'armonia che regna alla corte di Delio Rossi è in forte antitesi con l'aria rarefatta e elettrica che circonda la banda di Spalletti. Il derby è un'occasione per entrambe: un esame di maturità per la Lazio, quasi una prova iniziatica che può aprire scenari idilliaci. Per farla breve, una prova del nove: vincere vorrebbe dire lanciarsi verso un posto al sole tra le grandi d'Italia (e chissà, pure d'Europa...), allargare il divario sulla zona salvezza (tornare con i piedi per terra ogni tanto non fa mai male...) e, per ultimo ma non in ordine d'importanza, affossare ancora di più gli odiati cugini che sprofonderebbero veramente negli inferi della massima serie. Per la Roma, ovviamente, il derby è tutto il contrario: l'inizio di stagione a dir poco singhiozzante impone ai giallorossi di tirare fuori le unghie subito, già a partire dal derby. I risvolti emotivi che potrebbe avere un'affermazione nel derby sono facilmente calcolabili: forse non cancellerebbe tutte le delusioni arrivate fin qui ma poco ci mancherebbe.
Rossi ha veramente pochi, pochissimi dubbi. Quasi certo il tridente con l'ormai tanto decantato Rocchi-Pandev-Zarate. Davanti a Juan Pablo Carrizo confermatissimi Lichtsteiner e Radu sulle corsie e Siviglia con Rozehnal al centro. A centrocampo Ledesma in cabina di regia, affiancato da Brocchi e da uno tra Dabo e Mauri. Con il tridente in campo dal primo minuto però sembra favorito il francese per le sue spiccate doti di interditore. Foggia, e Mauri qualora dovesse perdere il ballottaggio, scalpiteranno in panchina.
Nonostante le (solite) notizie arrivate da Trigoria la Roma disporrà tranquillamente di Totti e De Rossi, come potrà contare sulla coppia centrale Juan-Mexes. Ci sarà anche Doni che molto probabilmente indosserà un caschetto protettivo simile a quello indossato da Cech. Il modulo non è ben chiaro ma gli undici che scenderanno in campo saranno quasi sicuramente Doni tra i pali, Cassetti, Mexes, Juan e Panucci nella linea a 4, Perrotta, De Rossi, Brighi e Baptista in mezzo e la coppia Vucinic-Totti davanti.
Roma (4 - 1 - 3 - 2): 32 Doni; 77 Cassetti, 5 Mexes, 4 Juan, 2 Panucci; 20 Perrotta; 16 De Rossi, 33 Brighi, 19 Baptista; 10 Totti, 9 Vucinic.
Lazio (4 - 3 - 3): 1 Carrizo; 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 22 Rozehnal, 32 Radu; 5 Brocchi, 24 Ledesma, 6 Dabo; 19 Pandev, 18 Rocchi, 10 Zarate.
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