5 partite. 4 vittorie. 1 sconfitta. 13 gol fatti. 6 subiti. Sono questi i numeri della Lazio versione centometrista di inizio stagione. La delusione per la sconfitta di Milano è durata 3 giorni, visto il pronto riscatto contro la Fiorentina, schiantata per 3 - 0.
La trasferta di Torino era fondamentale per capire il carattere della Lazio 2008/2009, e il responso è decisamente positivo.
Là davanti ci sono due fenomeni, in porta c'è un folle, dietro Radu e Lichtsteiner sembrano essere inamovibili, Foggia è deciso a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Le premesse per un campionato all'altezza del nome "Lazio" ci sono tutte ma i Laziali lo sanno: piedi per terra, sempre.
In un momento come questo è facile lasciarsi sfuggire qualche dichiarazione sopra le righe; l'incoscienza di Zarate ha però riportato alla luce le fantasie più nascoste. Sogni di notti di fine estate? Probabilmente sì. Probabilmente non durerà molto. Ma per ora la Lazio sta là, davanti a tutti, dove non stava da un bel pò di tempo.
Ci si gode questo momento; ci si gode una coppia gol spaventosa che in molti ci invidiano; ci si gode il bel gioco ritrovato; ci si gode la Lazio che tutti vorrebbero sempre vedere.
Forse la Lazio dell'anno scorso la partita dell'Olimpico di Torino l'avrebbe pareggiata, se non addirittura persa.
E invece quella di quest'anno ha gestito il match da grande squadra: acuto iniziale, possesso palla, colpo del ko e tanto, tanto spettacolo.
Lazio in campo con Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Radu; Brocchi, Ledesma, Foggia, Mauri; Pandev, Zarate.
Il Torino risponde con Sereni; Colombo, Di Loreto, Pratali; Rubin, Dzemaili, Corini, Saumel, Abate; Abbruscato, Bianchi.
La Lazio passa al 30'. Show di Zarate sulla sinistra: doppio passo in mezzo a tre uomini e tocco di punta per Pandev che realizza con freddezza.
Il Torino prova a reagire subito ma Abbruscato centra la traversa a Carrizo battuto.
Al 18' della ripresa si illumina la stella di Mauro Matias Zarate: l'argentino, palla incollata al piede, avanza fino al limite dell'area dove fa esplodere un mezzo esterno destro imparabile per Sereni.
Il 3-0 è ancora firmato Zarate che prima semina il panico nell'area granata e poi realizza il rigore causato da un fallo di Sereni (cheverrà espulso) su Brocchi.
Unici episodi ancora degni di nota sono l'1 - 3 di Amoruso su rigore e la "gambeta" di Carrizo su Abbruscato, scartato per bene tre volte dal numero uno laziale.
Vittoria che vale doppio perchè la Lazio vola in testa alla classifica. Solitaria, come il simblo che la rappresenta. Solitaria, perchè in questo inizio di campionato nessuno ha fatto vedere quello che ha fatto vedere la squadra di Delio Rossi. Solitaria, perchè gli altri avranno i vari Ibrahimovic, Amauri, Ronaldinho, ma nessuno può contare su Pandev e Zarate. Solitaria, semplicemente perchè se lo merita. Se lo merita la squadra, se lo merita la tifoseria. Se lo merita la Lazio.
Torino (4 - 3 - 2 - 1): 1 Sereni; 32 Colombo (27' st 27 Zanetti), 22 Di Loreto, 50 Pratali 33 Rubin; 4 Dzemaili, 5 Corini (14' st 11 Amoruso), 24 Saumel; 23 Abate (24' st 7 Ventola), 9 Abbruscato; 90 Bianchi.
Lazio (4 - 3 - 3): 1 Carrizo; 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 25 Cribari (24' pt 22 Rozehnal), 32 Radu; 5 Brocchi, 24 Ledesma, 11 Mauri (32' st 68 Manfredini); 17 Foggia, 19 Pandev (24' st 23 Meghni), 10 Zarate.
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